lunedì 22 giugno 2015

Loro. L'oro.

Le mie "amiche" virtuali le posso scegliere, non mi càpitano.
E' una gran cosa.
Le scelgo accuratamente, scremo, elimino o registro per non perderle più.
A volte copio e archivio quello che scrivono, per non scordare certe frasi.
Perchè mi sembrano così sagge da dover essere insignite di titoli inesistenti (ufficialmente): GranDonnaDellUniverso, SupremoEssereFemminileDelGlobo, IncredibileCreatura, GrandeCuoreEGranCervello, e via così.
Io non so più farne a meno. Possono passare molti giorni tra una visita e l'altra ai loro blog, ma a un certo punto devo farlo, devo sapere se stanno bene, se la vita procede sul binario giusto, se hanno avuto qualche tristezza, se l'hanno superata, se ora sono serene.
E poi sto un pochino meglio, dopo averle lette.
E mi ritrovo così spesso a veder tradotti i miei pensieri nelle loro parole che mi paiono un'appendice dell'animaccia mia.
Senza averle mai viste -spesso.
Senza averle mai conosciute -quasi sempre.

Ed è fantastico.
Queste donne, in molti casi, mi hanno aiutata a salvarmi. Senza che loro lo sapessero, tra l'altro.
Salvo qualche bellissima eccezione.

Grazie.

giovedì 16 aprile 2015

Promesse

C’è voluto aprile, per tornare qui.
Ci sono volute settimane di digestione di tutto, come quando mangio la peperonata. Vabè.
Oggi mi sento molto felice. Momentaneamente molto felice.
Perché un incontro mi ha cambiato non la giornata ma il mese.
Questa persona è l’assistente sociale nuova.
Oh, sì. Quella che segue il nostro nuovo percorso adottivo
(che noi siamo ostinati e fiduciosi. E crediamo in noi stessi, si metta a verbale Vostro Onore – ma vostro di chi?)
Archiviata (e qui faccio una gran risata di sarcasmo – per non piangere) la mazzata di gennaio, siamo tornati a un nostro vecchio progetto, quello che abbiamo avuto sin dal primo momento della nostra vita insieme: l’adozione. Quello che è partito cinque anni fa, senza esiti.
La personaggia è solare, dotata di buonissime maniere, di un sorriso che non abbandona mai il suo viso, di occhi azzurri limpidi e vispi.
Com’è possibile che i servizi sociali di Torino abbiano un tesoro tanto grande? E che sia toccato proprio a noi??
Ci dev’essere una fregatura dietro.
Che si sa, la sfortuna ha sempre avuto una certa simpatia per noi due.
Non importa, mi prometto solennemente che terrò ben stretti l’ottimismo, il coraggio, la forza che ci va per arrivare finalmente alla meta.

Tiè.

martedì 3 febbraio 2015

Oggi

Fiocchi stitici scendono dal cielo tipo moviola.
Ho bisogno che nevichi, che scenda tanta, tanta neve.
Che porti candore e silenzio.
Un silenzio che non c’è mai.
Un silenzio assordante.
Voglio essere coperta e rimanere al caldo.

E cercare di germogliare, io che non so far germogli.

venerdì 30 gennaio 2015

*

A mezzanotte e mezza la neve scendeva fitta.
Era già tutto bianco, gli alberi bellissimi.
Le mie due settimane di passione sono finite.
Il mio cuore ha rallentato un po’ il battito, non s’era chetato mai. Anche l’affanno sembra passato.
Perché, come dire…ora è finita.
Il nostro lunghissimo farelamore per avere un bambino finisce qui. Ci lascia stravolti e molto stanchi (eh, fai l’amore te per due settimane+una poi vedi).
Questa mattina il cielo è un po’ grigio e un po’ azzurro.
Io sono in uno strano stato di semi-trance.
Non vedo materassi, sotto.
Quindi devo prepararmi all’impatto.
Ho affondato i denti in un croissant alla crema, pensando che d’ora in poi l’amore lo faremo solo per noi due. Ma quello bello. Quello vero.
Nemmeno il cappuccino mi scalda, ho sempre i brividi.
Presumo che oggi passeranno.
E poi, chissà.

***

Il sole scioglie la neve sui ponteggi ammassati in cortile, fa brillare le gocce.
Mastico paura come la sabbia in una giornata di vento sulla spiaggia.
Scaccio i pensieri che sono arrivati in massa, ora. Tutti insieme, erano in ritardo.
Vorrei mangiarmi il tempo.
Vorrei ricucirlo  per non sapere mai.
Vorrei non impazzire.

***
E poi si è alzato un vento forte, arrabbiato, freddo.
Perfetto.
Sta sollevando tutto ciò che trova sulla sua strada, fa mulinelli delle foglie, è un turbine continuo, si porta via pezzi a caso.
Che si porti via anche questi pezzi di me, che non voglio più raccogliere, che non voglio più vedere, che non voglio più incollare.
Io non sono incinta.
Questo viaggio finisce qua.
Basta non pensarci più.




giovedì 15 gennaio 2015

Aiuto

Si tratta solo di trovare il giusto respiro, inspira, espira, chiudi gli occhi, senti l’aria che entra, ti riempie, esce.
Cercare pensieri positivi e abbandonarvisi.
Raccogliere energie che sembrano sparite, puff.
E vibrazioni buone.
Ecco, il momento del lancio è arrivato.


venerdì 9 gennaio 2015

Ottogennaio

E’ un po’ come stare sull'orlo del precipizio.
E’ ora di lanciarsi, o voli o ti spiaccichi al suolo.
Tutte queste giornate di sole rendono l’inverno ingannevole ma aiutano il morale.
La cucina è di nuovo invasa: pasticche, fialette, “penne” finte, aghi, siringhe.
Foglietti scritti male di istruzioni con la ‘c’ aspirata, di orari di appuntamenti non galanti, di date e conteggi.
Sono baledettabente raffreddata. Proprio ora.
Come mi sento, non credo di saperlo. O magari lo so senza saperlo.
Eh?

E’ ora di lanciarsi: volerai o ti spiaccicherai al suolo.


venerdì 12 dicembre 2014

Buone feste, nè.

Torino è limpida come un bel pensiero.
Le montagne bianche quasi si toccano, splendenti, nitide.
Fa un po’ male al cuore questo cielo così pulito, questa luce che abbaglia.
Tiro su la sciarpa, il freddo mi taglia la faccia.
L’inverno sta arrivando.
Io non andrò in letargo.
Io mi sveglierò apposta per l’inverno.
Manterrò sangue freddo e nervi tesi quel tanto che basta.
E andrò a succhiare la neve inviolata e ad annusare profondamente l’aria che ti brucia le narici.
Mi lacrimeranno gli occhi, ma sarà solo per la temperatura.
Aprirò regali e mangerò panettoni, coi canditi perché a me – unica al mondo – piacciono i canditi. E pure l’uvetta, tiè.

E poi arriverà questo benedetto 2015.