venerdì 12 dicembre 2014

Buone feste, nè.

Torino è limpida come un bel pensiero.
Le montagne bianche quasi si toccano, splendenti, nitide.
Fa un po’ male al cuore questo cielo così pulito, questa luce che abbaglia.
Tiro su la sciarpa, il freddo mi taglia la faccia.
L’inverno sta arrivando.
Io non andrò in letargo.
Io mi sveglierò apposta per l’inverno.
Manterrò sangue freddo e nervi tesi quel tanto che basta.
E andrò a succhiare la neve inviolata e ad annusare profondamente l’aria che ti brucia le narici.
Mi lacrimeranno gli occhi, ma sarà solo per la temperatura.
Aprirò regali e mangerò panettoni, coi canditi perché a me – unica al mondo – piacciono i canditi. E pure l’uvetta, tiè.

E poi arriverà questo benedetto 2015.

giovedì 4 dicembre 2014

Prosit

Il nostro terribile anniversario.
Solo questo abbiamo, piccola anima mia.
Non so fare a meno di pensare a te, ogni giorno.
Guardo il cielo sperando di trovarti.
E quasi ogni giorno ti prometto che starò meglio e che sarò migliore.
Anche per quelle nove settimane in cui sono stata tua mamma.
Ero una persona diversa.
Adesso questo anno di “transizione” vorrei se ne andasse, vorrei passare oltre, pur con te sempre nel cuore.
Con te nel sangue e nelle pieghe della mia pancia che si rifiuta di tornare come un tempo.
Questo anno è finito e io ho bisogno di stare bene.