venerdì 27 giugno 2014

Oh.

Il cielo s’è schiarito un po’ prima di prendere uno strano tono di rosa e diventare poi definitivamente blu scuro.
Nel Cortile delle Carrozze della Reggia di Venaria il fresco della sera è sceso all’improvviso.
Sei uscito sul piccolo palco, hai posato le dita sui tasti ed è cominciata la festa.
Dei sensi, delle emozioni, dei timpani.
Ieri sera ho capito cos’è una passione bruciante e ti ho invidiato: la vorrei anch’io.
Vorrei un furore simile, che quasi immediatamente ti tramuta in un genio.
Mi hai fatta ridere con le lacrime e negli ultimi mesi è una missione semi-impossibile.
Mi hai lasciata sospesa su armonie così diverse tra loro, che sai trasformare da un attimo all’altro
Mi hai fatto danzare mentalmente su un tango bellissimo, portando altrove questo nodo che chiude sempre un po’ la mia gola.
Grazie, signor Bollani.

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