giovedì 13 novembre 2014

‘Il vero perdente è uno che ha così paura di non vincere che nemmeno ci prova’ diceva uno.

Camminavo verso l’ufficio con il mio bicchiere di cappuccino in mano, sono entrata in cortile, non ho evitato le pozzanghere - mi piace infilarci i piedi dentro.
Ho guardato il cielo (cercosemprete), il grigio spezzato da qualche brandello di celeste, c’era luce finalmente stamattina, ho respirato un po’ più a fondo, ho pensato “forza, partiamo, sei in grado di farlo”.
Questi momenti di coraggio durano davvero pochi secondi.
Ho tra le mani un piano terapeutico, nuovo, stravolto in tutto, da 51 ore non penso ad altro, da 51 ore lo giro, lo rigiro, lo analizzo, cerco su internet, lo rifiuto, poi lo accetto, poi tremo, ci credo, non ci credo affatto, mi arrovello su ogni parola.
Mi consumerò.
Molto spesso mi chiedo se ha ancora senso insistere se la vita me l’ha già detto in tutti i modi che non posso essere mamma.
E poi, altrettanto spesso, mi dico che ce l’ho nel sangue questo..”ruolo”, mi scorre nelle vene da sempre, e che se un piccolo cuore ha palpitato in me per nove settimane significa che ce la farò ancora, ce la farò davvero.
La realtà è che non so dove prendere la forza per affrontare di nuovo tutto, in particolare per prepararmi a una sconfitta, ma non ho tempo per tornare tutta intera, sicura di me, pronta alla lotta. Non ce l’ho perché sono vecchia.
Mi accorgo di stupirmi quando ho un slancio verso qualcosa, quando in testa mi arriva un pensiero tipo “ho voglia di fare questo o quell’altro”.. perchè non sono più abituata a vivere.
Un anno fa vedevo il mio bambino, o meglio, il suo piccolo cuore battere ed ero la persona più felice del mondo, poi è franato tutto, io in un attimo soffocata, distrutta, incapace di stare in piedi.
Il cammino fino ad oggi è stato sfiancante, c’è davvero poco fiato per prendere questa rincorsa.
So che c’è una mano da afferrare per proseguire, anche se barcollando.
E allora, forse, è quello che farò.

“…ma esistiamo io e te, con la nostra ribellione alla statistica...”

6 commenti:

  1. Non ti conosco ma leggere questo testo mi ha lasciata senza parole e con molta speranza. Credi ed insisti nel tuo sogno, si capisce benissimo che è ciò che desideri, comunque vadano le cose avrai fatto tutto per realizzarlo. Un abbraccio.

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  2. Anche io ho la sensazione di non avere più la forza di sopportare un'altra delusione. Sono ancora giovane, vero. Così dicono tutti. Ma negli ultimi tre anni ho perso tutto, m'è venuto il terrore di vivere perché la vita mi ha presentato un conto salatissimo, certe volte penso che ce la faccio, certe altre rifiuto. Io non lo so se è il momento giusto per ricominciare però so che aspettare non ha senso. Almeno non per me :)
    Un abbraccio forte cara

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    1. La banale verità è che ognuna di noi sa quand'è il suo momento..per aspettare, per cominciare... anche se non sembra.... ecco perchè non aspetti, ed è giusto così. Forza piccola, sulla strada si perdono un po' di coraggio, di fiato, di energia, di positività ma poi si ritrova tutto. Ti stringo.

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  3. Una manina lontana c'è se ti va....

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